CORPO INFERMIERE VOLONTARIE CRI
Le domande di arruolamento, corredate della documentazione richiesta, devono essere presentate al Centro di Mobilitazione competente territorialmente.
Distribuzione dei Centri di Mobilitazione a livello Nazionale
Ispettorato Nazionale
Caserma “Luigi Pierantoni”
Via Luigi Pierantoni, 5 – 00146 Roma
Tel: 06.55244900 – Fax: 06.5592831
Email: affari.generali@cm.cri.it
PEC: corpo.militare@cert.cri.it
Centro di Mobilitazione Nord Ovest – Genova
(con competenza territoriale sulle regioni: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria)
Via del Legaccio 161 R – 16134 Genova
Tel: 010.2429766
Email: centromiles.nordovest@cm.cri.it
Pec: centromiles.genova@cert.cri.it
Centro di Mobilitazione Nord Est – Padova
(con competenza territoriale sulle regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia e sulle province autonome di Trento e Bolzano)
Via della Croce Rossa, 112 – 35129 Padova
Tel: 0498076035
Email: centromiles.nordest@cm.cri.it
Pec: centromiles.verona@cert.cri.it
Centro di Mobilitazione Tosco Emiliano – Firenze
(con competenza territoriale sulle regioni: Toscana ed Emilia Romagna)
Via dei Massoni, 19 – 50139 Firenze
Tel: 055.400933
Email: centromiles.toscoemiliano@cm.cri.it
Pec: centromiles.firenze@cert.cri.it
Centro di Mobilitazione Italia Centrale e Servizi Capitale – Roma
(con competenza territoriale sulle regioni: Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo)
Via Luigi Pierantoni, 5 – 00146 Roma
Tel: 06.55244900
Email: centromiles.centrale@cm.cri.it
Pec: centromiles.roma@cert.cri.it
Centro di Mobilitazione Meridionale – Bari
(con competenza territoriale sulle regioni: Campania, Molise, Calabria, Puglia e Basilicata)
Traversa Campolieto S.P. 231 – 70026 Modugno (Bari)
Tel: 0809269675
Email: centromiles.meridionale@cm.cri.it
Pec: centromiles.bari@cert.cri.it
Centro di Mobilitazione Sicilia – Palermo
Via Piersanti Mattarella, 3/A – 90141 Palermo
Tel: 091.305097
Email: centromiles.sicilia@cm.cri.it
Pec: centromiles.palermo@cert
Centro di Mobilitazione Sardegna – Cagliari
Vico Buoncamino, 2 – 09123 Cagliari
Tel: 070.670624
Email: centromiles.sardegna@cm.cri.it
Pec: centromiles.cagliari@cert.cri
La fondazione del Corpo si fa risalire, ufficialmente, al 9 febbraio del 1908, con l’inaugurazione della scuola, presso l’Ospedale Militare del Celio, sotto l’alto patrocinio della Regina Elena. In realtà i primi corsi per Infermiere Volontarie risalgono all’anno scolastico 1906-1907 per merito di Sita Meyer Camperio che, coadiuvata da altre nobildonne milanesi come Rosa Curioni De Marchi e Matilde Visconti di Vimodrone, istituì il primo corso a Milano presso il Palazzo d’Igiene. L’iniziativa si diffuse rapidamente in altre città quali Genova, Firenze, Bologna, Modena, Palermo. Già nel dicembre del 1908, in occasione del devastante terremoto calabro – siculo, centoventi infermiere volontarie, provenienti da tutta l’Italia, parteciparono ai soccorsi alla popolazione. Dall’ottobre del 1911 al marzo del 1912, in occasione della Guerra Italo-Turca, circa sessanta Infermiere Volontarie si alternarono sulla Nave Ospedale Menfi; tra loro la Duchessa Elena d’Aosta. Questo fu il primo intervento di donne italiane, in ambito sanitario, all’interno di un’operazione di guerra.
La Grande GuerraLa Grande Guerra vide operare al fianco della Sanità Militare, nelle ambulanze chirurgiche lungo la linea del fronte, negli ospedali da campo, nei posti di soccorso e nei treni ospedale oltre diecimila Crocerossine; la pandemia di “spagnola” colpì molte Infermiere Volontarie. Più di trenta morirono per causa di servizio e molte furono ferite durante i bombardamenti. Ville patrizie, conventi, edifici pubblici, anche il palazzo del Quirinale, furono trasformati in ospedale e l’opera delle Infermiere Volontarie, dapprima accettata con difficoltà anche a causa dell’ambiente prevalentemente maschile, fu apprezzata e valorizzata e le Crocerossine lavorarono ininterrottamente durante tutto il periodo bellico. Nel Sacrario Militare di Redipuglia, l’unica donna presente tra centomila soldati è una giovane Crocerossina, Margherita Kaiser Parodi. Ville patrizie, conventi, edifici pubblici, anche il palazzo del Quirinale, furono trasformati in ospedale e l’opera delle Infermiere Volontarie, dapprima accettata con difficoltà anche a causa dell’ambiente prevalentemente maschile, fu apprezzata e valorizzata e le Crocerossine lavorarono ininterrottamente durante tutto il periodo bellico. Nel Sacrario Militare di Redipuglia, l’unica donna presente tra centomila soldati è una giovane Crocerossina, Margherita Kaiser Parodi. Tre infermiere Volontarie, Maria Andina e Maria Antonietta Clerici di Como e Concetta Chludzinska di Venezia, in violazione delle Convenzioni di Ginevra, furono internate per quattro mesi, nel campo di concentramento di Katzenau. Molte infermiere volontarie furono decorate al Valor Militare, tra queste la Duchessa d’Aosta alla quale fu conferita la Medaglia d’argento.
Dal 1919 al 1939Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, la Croce Rossa Italiana ampliò i campi d’intervento, acquisendo compiti concernenti l’assistenza e la prevenzione sanitaria. Le Crocerossine prestarono servizio nelle colonie estive per bambini, nei dispensari tubercolari, negli ambulatori infantili, nelle profilassi antimalariche e nei casi di calamità naturale sia in Italia (terremoto del Mugello, del Vulture e delle Marche, esondazione del Tevere) sia all’estero (terremoto in Bulgaria e in Romania, carestia in Albania e nel Belgio). Dal 1936 al 1938, a seguito della guerra in Etiopia e della conquista dell’Africa Orientale, le Crocerossine furono imbarcate sulle navi ospedale, dove curarono i militari ricoverati negli ospedali di Somalia, Abissinia, Libia, Eritrea ed Etiopia.Durante la guerra civile in Spagna operarono negli ospedali militari e sulle navi ospedale, al seguito delle truppe italiane volontarie, per il rimpatrio dei feriti e per il salvataggio dei naufraghi.
Secondo Conflitto MondialeNelle fasi iniziali del secondo conflitto mondiale, furono mobilitati tutti i Corpi Sanitari, compresi il Corpo Militare e il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Il primo settembre 1939 fu nominata Ispettrice Nazionale Maria Josè, Principessa di Piemonte, che si era diplomata a Napoli nel 1936 e che riorganizzò, secondo più moderne linee guida, il Corpo. Il 10 Giugno del 1940, con l’entrata in guerra dell’Italia, il Corpo dovette rapidamente rispondere a molteplici necessità: le Crocerossine furono operative in ospedali militari, ospedali da campo, treni e navi ospedale, ospedali extra territoriali. “La Sorella di Piemonte” organizzò e diede grande supporto alle Infermiere Volontarie che in gran numero, presero servizio, incuranti del pericolo. Nel marzo del 1941, venne affondata in Albania, nella Baia di Valona, la Nave Ospedale Po. Nel naufragio perirono quattro Infermiere Volontarie: Maria Federici, Wanda Secchi ed Ennia Tramontani durante l’affondamento; Maria Regina Medaglia, tre mesi dopo, per i postumi del naufragio. Notevole fu il contributo delle Infermiere Volontarie sulle navi ospedale per il trasporto dei feriti dalle terre d’Africa e per il salvataggio dei naufraghi. L’opera qualificata e assidua delle Sorelle venne unanimemente riconosciuta e il 12 Maggio 1942, con il Regio decreto n°. 918, il Governo decise di rendere il Regolamento del Corpo legge dello Stato. La Seconda Guerra Mondiale vide migliaia di Crocerossine operare in zona di guerra in Albania, Grecia, Africa Orientale, Dalmazia, Croazia, Montenegro e Africa Settentrionale. Durante la Campagna di Russia, prezioso fu il contributo delle sorelle della Croce Rossa Italiana (circa trecento) sui treni ospedale e negli ospedali da campo dislocati lungo lo sterminato fronte russo, al seguito, prima dell’organizzazione sanitaria del Corpo di Spedizione italiano in Russia (CSIR) e successivamente, con l’Ottava Armata Italiana (ARMIR) Durante la drammatica ritirata dal fronte del Don i treni ospedale, per quanto fu possibile, raccolsero anche quei soldati semi congelati, stremati dalla fatica, affamati, che non riuscirono a ricongiungersi con le loro divisioni, nella steppa gelata, per mancanza di mezzi o di carburante. Dal 1942 al 1943, quattordici Infermiere Volontarie furono impiegate sulle navi bianche Giulio Cesare, Duilio, Saturnia e Vulcania per il rimpatrio dei militari dai campi di prigionia e concentramento; le navi furono costrette a un viaggio lungo e periglioso, circumnavigando l’Africa, per evitare il passaggio dal Canale di Suez. Dopo l’armistizio dell’otto settembre del 1943, circa venti Infermiere Volontarie, furono internate nel campo di Concentramento di Zeithain, dove prestarono servizio dal novembre del 1943 al giugno del 1944, nell’ospedale militare per prigionieri di guerra “sempre con grande zelo e disponibilità ed in modo soddisfacente” (Tratto dalla lettera del Dottor Lücke Capitano Medico Primario dell’Ospedale Militare di Zeithain).
Il dopoguerraTerminata la guerra che sconvolse il mondo, la Croce Rossa Italiana operò una revisione ed una ristrutturazione interna, ma il ruolo delle Infermiere Volontarie mantenne la sua valenza professionale e sociale. Le Crocerossine continuarono la loro attività negli ospedali militari e civili, per assistere i reduci e i profughi.Dagli anni ottanta A partire dagli anni 80 le Infermiere Volontarie intervennero congiuntamente con le Forze Armate nelle missioni di pace all’estero. Nel 1982 il Corpo fu impiegato in Libano, nell’ospedale da campo allestito a Beirut, al fianco della Forza multinazionale di pace. Con l’istituzione della Repubblica, la carica di Ispettrice Nazionale, ricoperta da Maria Josè di Savoia fino al 1946, divenne vacante e la stessa Regina nominò reggente Sorella Paola Menada, che fu poi confermata Ispettrice Nazionale con nomina presidenziale e che dirigerà il Corpo fino al 1976. Dall’ottobre del 1951 al dicembre del 1954, le Infermiere Volontarie si alternarono in Corea, presso l’ospedale 68. Negli anni successivi, le vediamo protagoniste nei soccorsi alle popolazioni in caso di pubbliche calamità nazionali ed internazionali o di eventi di massa. Solo per citare alcuni esempi: alluvione del Polesine, del Vajont e di Firenze; terremoti del Belice, del Friuli, dell’Irpinia, dell’Abruzzo, assistenza ai profughi vietnamiti.
Dagli anni ottantaA partire dagli anni 80 le Infermiere Volontarie intervennero congiuntamente con le Forze Armate nelle missioni di pace all’estero. Nel 1982 il Corpo fu impiegato in Libano, nell’ospedale da campo allestito a Beirut, al fianco della Forza multinazionale di pace.
Beirut (Libano)Nel 1991 dopo la guerra del Golfo, le Sorelle parteciparono alla Missione” Airone “, per l’assistenza sanitaria alla popolazione curda presso l’ospedale da campo di Zakno con il contingente dell’Esercito Italiano, e all’Operazione “Pellicano”, in Albania. Seguirono poi l‘operazione Militare “Albatros” (1993-1994 presso l’ospedale in Mozambico) e la missione in Somalia con l’Operazione “IBIS “, come supporto sanitario al contingente italiano UNOSOM. In questa missione perse la vita la giovane Crocerossina Maria Cristina Luinetti. Molti altri interventi si succedettero con il contributo del Corpo delle Infermiere Volontarie: la missione IFOR/SFOR in Bosnia Erzegovina (1995-2004), la Missione “Alba “in Albania (1997), la Missione KFOR in Kosovo (2008.) Dal 2003 al 2006 con la Missione “Antica Babilonia” le Infermiere Volontarie operarono a Baghdad e dal 2005 al 2006 parteciparono alla Missione ISAF a Kabul. Nel mentre, non venne mai meno l’attività quotidiana al servizio della popolazione sul territorio nazionale. Furono impegnate dal 2008 fino al 2012 per il terremoto dell’Aquila e, nello stesso periodo, si imbarcarono sulla Nave Cavour, in missione umanitaria, in occasione del terremoto a Haiti. Dal 2008 sono sempre in prima linea per l’accoglienza di migranti nei vari porti di sbarco della Sicilia e della Calabria. Pronte, ovunque fosse richiesta la loro opera, l’operazione “Mare Nostrum, “dall’ottobre 2013 all’ottobre del 2014, le vide impegnate fin dall’inizio a bordo delle navi militari per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria. Nel 2015, sempre in collaborazione con la Marina Militare, le Sorelle furono impiegate nella Missione” EUNAVFOR MED OPERATION SOPHIA”. Parteciparono alle emergenze per il terremoto di Amatrice e Norcia (2016) e per l’alluvione del Bangladesh (2017). Iniziata nel 2017, e ancora in corso, la Missione Ippocrate vede impegnate le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana in Libia, a Misurata.
Il Corpo delle Infermiere Volontarie, Ausiliario delle Forze Armate, è presente su tutto il Territorio Nazionale e svolge attività sia in ambito civile che di Forze Armate. Quotidianamente le Infermiere volontarie prestano servizio ordinario sia presso le Unità di C.R.I. che militari, e servizio straordinario sia in attività di emergenza civile che militare. Da sempre eventi come terremoti, alluvioni, conflitti bellici interventi a favore di Protezione Civile, hanno visto il contributo delle Crocerossine, che a seguito di aggiornamenti continui svolgono quindi attività di addestramento, assistenza e di emergenza.
Assistenza
- Assistenza al malato e anziano in famiglia;
- Assistenza alla madre e al bambino;
- Assistenza alle donne mastectomizzate;
- Assistenza psicologica ai familiari delle vittime di disastri aerei;
- Assistenza sanitaria e psicologica ai migranti;
- Assistenza sanitaria e psicologica in tragici eventi (terremoti, alluvioni etc.);
- Assistenza sanitaria in ambulatori C.R.I. o di Forze Armate;
- O.P.S.A. (Operatore Polivalente Salvataggio In Acqua);
- Unita’ Cinofile;
- S.M.T.S. (Soccorso Con Mezzi E Tecniche Speciali);
- Truccatore per simulazione incidenti;
Attività di Addestramento
L’evolversi del Corpo delle Infermiere Volontarie in parallelo con le normative vigenti e con le esigenze di funzionamento degli Ispettorati promuove la continua formazione delle Infermiere Volontarie in specifiche tecniche / pratiche come ad esempio:- Formazione quadri;
- Formazione amministrativa;
- Formazione uso pc e relativi pacchetti applicativi;
- Formazione per la comunicazione e rapporti con i media;
- Formazione in lingue estere (inglese di base)
- Formazione socio psicologica;
- Formazione cerimoniale e uso dell’uniforme (FF.AA.);
- Formazione SAR;
- Ottimizzazione del personale anche attraverso la formazione individuale privata;
- Formazione emergenza;
Emergenza
Le Infermiere Volontarie, Ausiliarie delle Forze Armate, hanno preso parte a molteplici emergenze, in campo Nazionale ed Internazionale, sia in attività di Croce Rossa / Protezione Civile sia in attività di Forza Armata.
Le Infermiere Volontarie della CRI assicurano assistenza Infermieristica e Socio Sanitaria a fronte di una professionalità riconosciuta a pieno titolo ogni qualvolta si presti servizio presso le Strutture della CRI e delle Forze Armate, ed in particolare:
- nelle unità sanitarie territoriali e mobili della CRI o delle Forze Armate dello Stato;
- nella difesa sanitaria contraerea ed antigas delle popolazioni civili;
- nei soccorsi alle popolazioni in caso di epidemie e pubbliche calamità;
- in occasione d’assistenza a carattere temporaneo ed eccezionale secondo le indicazioni dell’Associazione CRI;
- in tutte le azioni, preventive e di intervento nel campo igienico-sanitario ed assistenziale e nella profilassi delle malattie infettive;
- nella divulgazione e formazione dell’Educazione Sanitaria, di Primo Soccorso, del Diritto Internazionale Umanitario a favore delle Popolazioni e del Personale delle Forze Armate.
L’impiego delle Infermiere Volontarie è previsto:
- Operazioni di Peacekeeping;
- Ospedali Civili e Militari;
- Poliambulatori presenti nelle diverse Caserme;
- Assistenza alla Popolazione;
- Emergenze Civili e Militari sia in Patria che all’Ester
Al Corpo delle Infermiere Volontarie della CRI, può accedere solo ed esclusivamente personale di sesso femminile.
- Età compresa tra i 18 e i 55 anni;
- Diploma di Scuola Superiore;
- Cittadinanza Italiana;
- consenso dell’amministrazione da cui l’aspirante dipende quando la stessa faccia parte del personale dello Stato o di altri enti pubblici;
- certificato medico da cui risulti che l’aspirante è di sana costituzione fisica ed esente da difetti organici;
- ricevuta di versamento, alla cassa del Comitato CRI di competenza territoriale, della tassa scolastica per un anno;
- certificato di socia della CRI
- titoli di Studi ed altri documenti che l’aspirante ritenga opportuno presentare per dimostrare la sua idoneità al servizio, il suo grado di cultura, la conoscenza di lingue straniere ed altre specifiche cognizioni;
- i certificati di studio e gli altri documenti di cui alla lettera e) dell’art. 28
Per accedere al Corpo II.VV. bisognerà frequentare uno specifico percorso formativo, come stabilito dalla Disciplina del corso di Studi delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana approvato con Decreto Interministeriale. Ogni Ispettorato Provinciale e/o Locale II.VV., presente sul territorio Nazionale, organizza periodicamente corsi per l’accesso alla Componente. Pertanto, coloro che desiderino far parte del Corpo delle Infermiere Volontarie della potranno rivolgersi direttamente all’Ispettorato II.VV. più vicino alla propria residenza, dove riceveranno le informazioni necessarie. Per conoscere l’Ispettorato II.VV. più vicino, si consiglia di voler consultare i seguenti i recapiti degli Ispettorati II.VV.
Nazionale | Via Luigi Pierantoni, 5 | 06 55244900 | www.cri.it | web.crocerossine@cri.it; web.crocerossine@cert.cri.it | Ispettrice Nazionale Sorella Emilia Bruna Scarcella |
Regionale Abruzzo | Viale della Croce Rossa, 14 | isp.abruzzo@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella AURICCHIO Rita (vice reggente) | ||
Regionale Basilicata | Sant’Antonio La Macchia, 25 | 0971/273085 | www.cri.it | isp.basilicata@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Antonietta NUBILE |
Regionale Calabria | Contrada Difesa | isp.calabria@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella SICOLI Rosanna | ||
Regionale Campania | Via San Tommaso D’Aquino, 15 | 064 7597112 | isp.campania@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella CASALE Maria Grazia | |
Regionale Emilia Romagna | Viale Giambattista Ercolani, 6 | 051 305445 | isp.emiliaromagna@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Rita VENTURI | |
Regionale Friuli Venezia Giulia | Piazza Sansovino, 3 | isp.friuliveneziagiulia@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella CARA Maria Chiara | ||
Regionale Lazio | Via Bernardino Ramazzini, 31 | 06 55100738 | isp.lazio@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella DRUSIANI Giovanna | |
Regionale Liguria | Via Brignole De Ferrari, 11/7 | 010 2530536 | isp.liguria@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Maria Miccichè | |
Regionale Lombardia | Via Marcello Pucci, 7 | 02 3883309 | isp.lombardia@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Ornella Zagami | |
Regionale Marche | Via T. Mamiani, 88 | isp.marche@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Carmen GREGORETTI | ||
Regionale Molise | Via Conte Verde, 3 | isp.molise@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Liliana MATTIACCI | ||
Regionale Piemonte | Via Bologna, 171 | isp.piemonte@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella MARINONE Maria Rita | ||
Regionale Puglia | Piazza Mercantile, 47 | isp.puglia@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Florinda Colucci | ||
Regionale Sardegna | Via Sassari, 77 | isp.sardegna@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Vincenza Congias | ||
Regionale Sicilia | Via Piersanti Mattarella, 3/a | isp.sicilia@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Sally Lacagnina | ||
Regionale Toscana | Via dei Massoni, 21 | 055 4057256 | isp.toscana@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella NEGRI Maria Laura | |
Provincia Autonoma Bolzano | Viale Duca d’Aosta, 64 | 0471 279780 | isp.bolzano@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella NONES Gabriella | |
Provincia Autonoma Trento | Via Muredei, 51 | 046 1380009 | isp.trento@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella BISOGNO Maria Rosaria | |
Regionale Umbria | Via Protomartiri Francescani, 78 | 075 5729953 | isp.umbria@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella Cinzia Venturi | |
Regionale Valle D’Aosta | Via Grand’Eyvia, 2 | 0165 551564 | isp.valledaosta@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella BENVENUTO Barbara Francesca | |
Regionale Veneto | Via della Croce Rossa | isp.veneto@iv.cri.it | Ispettrice Regionale Sorella CATANI Marialuisa |