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PREVENZIONE E GESTIONE DEL
RISCHIO

PREVENZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO

Prevenzione e Gestione del Rischio

Rafforzare la nostra capacità di risposta alle emergenze e, al tempo stesso, la resilienza delle comunità. Sono questi gli obiettivi fondamentali delle attività, nazionali e internazionali, di Prevenzione e Gestione del Rischio. Per raggiungerli ricorriamo a strumenti e metodologie innovative, sviluppati anche grazie a specifici progetti finanziati dalla Commissione Europea.

 

Cambiamento climatico

Siamo in prima linea negli interventi in caso di emergenze e a seguito di calamità, ma lavoriamo anche per aumentare l’adattamento e la resilienza delle popolazioni affinché le emergenze non si presentino più o si possano ridurre le morti e le perdite a causa di situazioni prevedibili. Per questo lavoriamo per mitigare gli impatti sull’uomo e sull’ambiente di eventi calamitosi sempre più violenti e frequenti. Siamo impegnati in a proteggere l’ambiente – assieme alla salute e alla sicurezza delle persone – come elemento strategico della nostra missione, sensibilizzando le persone per aumentare consapevolezza e comprensione delle crisi climatiche.

Resilienza territoriale

Nell’ottica della Gestione del Rischio da Disastri il concetto di resilienza territoriale si traduce per la Croce Rossa Italiana in azioni e progetti per migliorare la capacità dei cittadini di affrontare potenziali calamità, disastri o anche solo repentini cambiamenti che li possono investire. Come? Mettendo le comunità al centro del sistema di prevenzione: formando la popolazione sui rischi e le pericolosità presenti, adottando piani di intervento che considerino l’intera quotidianità del cittadino, riducendo l’impatto ambientale (per ridurre la probabilità di disastri), divulgando la cultura del rischio, della prevenzione e della Protezione Civile.

Innovazione

Il mondo della Protezione Civile e dell’aiuto umanitario sta mutando, richiedendo sempre più precisione, informazione e gestione consapevole delle attività. Ci siamo strutturati di conseguenza: puntando sull’innovazione, sviluppando partnership ad hoc (vedi sezioni progetti), favorendo l’inclusione dei Volontari nel supporto tecnico-scientifico necessario per sviluppare scenari più realistici così da aumentare la capacità di previsione e analisi affidabili.

Formazione in materia d’emergenza

Ogni anno oltre tremila Volontari vengono formati tramite corsi di specializzazione, sia rafforzando le loro capacità di risposta e prevenzione di un’emergenza sia fornendo strumenti di resilienza territoriale che possano essere divulgati alla popolazione. Luogo chiave di questa attività è il Centro Nazionale di Formazione in materia di Emergenza e Soccorsi Speciali di Bresso (MI), che ospita uno dei campi macerie più grandi d’Europa, realizzato insieme ai Vigili del Fuoco, per l’addestramento di team USAR (Urban Search and Rescue) e Unità Cinofile da Ricerca e Soccorso, e coordina le diverse Scuole di Specialità.

Struttura innovativa della formazione CRI è anche la scuola nazionale per piloti di SAPR (Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto) di Bologna, dove vengono formati i piloti e gli operatori di droni.

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